Esistono cuffie, auricolari e poi ci sono le Nuraphone. È una nuova idea di dispositivo audio, un ibrido che unisce entrambi in un unico oggetto, over the ear fuori (modalità con la quale la cuffia avvolge completamente l’orecchio), in ear dentro (si caratterizzano per via dei due auricolari che vengono inseriti all’interno dell’orecchio), con una particolare aggiunta di un sistema per migliorare la percezione del suono. Queste cuffie ibride sono state progettate dalla startup australiana Nura (link dov’è possibile acquistare le cuffie direttamente dal sito il costo è di 399 euro con la garanzia di poterle restituire entro 30 giorni dall’acquisto se non si è soddisfatti) capitanata da Dragan Petrovic e dal socio Luke Campbell medico-otorinolaringoiatra.
Estetica Nuraphopne
Per quanto riguarda il lato estetico sembrano le classiche cuffie over ear, i padiglioni sono chiusi da una membrana in silicone dalle quali spiccano due auricolari che si inseriscono nelle orecchie. Ecco in cosa consiste questa ibridazione. Hanno delle dimensioni pari a 190 x 170 x 88 mm, pesano 329 grammi e sono costruite in parte in acciaio e alluminio, posseggono anche un microfono, idoneo anche per le conversazioni telefoniche. Le cuffie ibride vengono vendute in un involucro nero rigido molto resistente per proteggerle dagli urti. La chiusura è decisamente sicura tramite un magnete e una fascia in silicone. All’interno, è presente una custodia (anch’essa in silicone) che nasconde il cavo usb in dotazione per il caricamento. Inoltre sono dotate di connettività Bluetooth aptX HD, ma possono sfruttare anche altri tipi di connessioni come:
- wired,
- cavo Lightning,
- USB-C, micro-USB,
- Analogico
All’interno è presente una batteria al litio, che garantisce una riproduzione musicale fino a 20 ore. Queste cuffie non cancellano il rumore ma isolano le frequenze alte.
Caratteristiche delle cuffie
Solitamente le cuffie over ear hanno un problema non poco fastidioso, dopo alcune ore di ascolto la poca aerazione porta l’utente ad avere orecchie molto calde. Per contrastare questo fastidioso problema è stato installato un sistema di raffreddamento a valvole dal nome Tesla Flow, che tende a far entrare l’aria fresca all’interno e portare verso l’esterno quella calda. Queste cuffie ibride si attivano automaticamente, parte una voce, ed avvisa l’utente che la connessione bluetooth al dispositivo è stata effettuata e quale percentuale di batteria è rimasta. Come scritto in precedenza lo scopo di questo progetto è quello di personalizzare l’esperienza uditiva dell’utente grazie al raggiungimento della perfezione. Infatti ogni orecchio umano ha una capacità diversa di percepire frequenze differenti, quindi una cuffia che si adatta alle necessità di un utente non è detto che soddisfi le necessità di un altro. E’stato possibile realizzarlo grazie al dottore Luke Campbell otorinolaringoiatra e socio della startup, il quale ha sfruttato una tecnologia utilizzata in ambito neonatale. Il principio è stato riadattato in un’app, dal nome “Nura” scaricabile per smartphone sia per iOS che per Android. Questa tecnologia riproduce una serie di toni nell’orecchio e quindi misura un suono molto debole che l’orecchio genera in risposta a questi toni che vengono chiamati Otoacoustic Emission (OAE). Questo piccolo segnale ha origine nella cloclea che fa vibrare il timpano, una volta analizzato in circa 60 secondi tramite l’applicazione ed un algoritmo avanzato, restituiscono lo spettro dell’equalizzazione personalizzata. Il sistema utilizza un microfono estremamente sensibile per rilevare questa onda sonora di ritorno. Infine si possono salvare fino a tre profili, e se si utilizza un profilo non vostro ci si accorge delle differenze sostanziali tra orecchie diverse.