La velocità di caricamento di un sito internet è uno degli aspetti che influisce maggiormente sull’esperienza dell’utente che naviga il web. Una pagina web con una velocità di caricamento superiore ai 3 secondi, infatti, innervosisce chi la visita, viene spesso abbandonata e viene generalmente considerata lenta.
Ma un sito lento non viene considerato negativamente solo dagli utenti, ma anche da Google stesso, che ne penalizzerà la visibilità sui motori di ricerca, a favore di siti più veloci. Per fare in modo che il proprio sito abbia successo, non bisogna quindi tralasciare questo aspetto. Ma come fare? E come funziona il posizionamento da parte di Google? Scopriamolo insieme.
Il posizionamento sui motori di ricerca
Ogni volta che digitiamo una parola nella barra di ricerca di Google, ci appare una schermata con un elenco di risultati che il motore di ricerca considera pertinenti. Ma ti sei mai chiesto secondo quali criteri un sito appare prima di un altro?
Google utilizza un algoritmo in grado di valutare la pertinenza delle pagine di un sito, rispetto alle ricerche effettuate dagli utenti. Per effettuare questa analisi, il motore di ricerca si basa su di una serie di criteri ben precisi, che sono indicati nella guida all’ottimizzazione per motori di ricerca di Google.
Ed è proprio sulla base di queste regole che i SEO expert ottimizzano un sito web, in una perpetua rincorsa alle prime posizioni tra i risultati.
Si tratta di un lavoro complesso, poiché le regole indicate dall’azienda di Mountain View abbracciano diversi aspetti di un sito internet, dalla presenza di backlink, alle immagini, fino, ovviamente, alla velocità di caricamento.
Quali fattori influiscono sulla velocità di caricamento?
Il processo di ottimizzazione dei contenuti di un sito web per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca prende il nome di SEO (Search Engine Optimization). Gli esperti che si occupano di questa attività hanno stimato che il 25% dei visitatori di un sito lo abbandonano, se questo prevede una velocità di caricamento superiore ai 4 secondi.
Se a ciò aggiungiamo che, come detto, Google tende a non mostrare volentieri siti lenti, risulta chiaro che il sito in questione vedrà calare la propria visibilità, i propri visitatori e, in ultima analisi, le vendite.
Per velocizzare un sito lento, i consigli di Google indicano alcuni elementi da tenere in considerazione.
L’hosting
Il server su cui il sito è caricato e lo spazio che occupa sono fondamentali per stabilire la velocità di caricamento dei sito stesso. In poche parole, un server lento si tradurrà automaticamente in un sito lento.
Evita perciò soluzioni troppo economiche o server condivisi, che, oltre ad essere più lenti, possono portare anche a continui errori e crash. Un host affidabile è fortemente consigliato.
L’architettura del sito
Anche se a video ci appare in una forma grafica esteticamente gradevole, un sito internet è fondamentalmente un insieme di righe di codice, organizzati secondo una precisa architettura. Più questa architettura è “pulita”, più il sito sarà veloce.
Il codice non deve contenere solo le informazioni importanti, evitando quelle superflue, e deve possedere il minor numero possibile di file esterni (ad es. Javascript o css).
Il protocollo HTTP2
Verifica che il tuo sito utilizzo il protocollo HTTP2 e non la sua versione precedente. Rispetto al vecchio HTTP, infatti, il suo successore ottimizza il trasferimento di dati tra browser e server.
Attraverso la riduzione della latenza, dell’overhead e la definizione delle priorità di download, HTTP2 rende le pagine web più veloce e snelle.
La cache
La velocità di caricamento di un sito dipende anche dalla quantità di informazioni presenti della memoria cache. Si tratta di una memoria che permette di velocizzare il caricamento dei contenuti web, riducendo i tempi di attesa degli utenti, poiché salva copie delle pagine web all’interno del webserver. Ciò evita di dover chiedere le informazioni al database, ogni volta che si cerca di caricare una pagina.
La dimensione delle immagini
Caricare immagini troppo grandi all’interno di un sito contribuisce anche a rallentarlo. In realtà, il problema non risiede tanto nelle dimensioni, quanto nel “peso” in megabytes. Immagini pesanti, che quindi occupano tanto spazio, impiegano più tempo per essere caricate.
La distinzione è d’obbligo, in quanto al peso contribuiscono anche altri fattori, come ad esempio il formato dell’immagine. Un file .png, ad esempio, è più pesante di un file .jpg. Il nostro consiglio per aumentare la velocità di caricamento è di utilizzare il nuovo formato .webp, studiato appositamente per i contenuti web.
Strumenti di misurazione e a chi rivolgersi
Tutti i consigli e le pratiche qui elencate prevedono delle competenze specifiche, che solo un team di professionisti del settore è in grado di offrire. Inoltre, Google aggiorna costantemente i propri strumenti e con loro anche le regole per aumentare la velocità di caricamento del sito e la sua visibilità sul web.
Sai se il tuo sito ha una velocità di caricamento sufficiente? Vuoi aumentare la visibilità del tuo sito internet? Contattaci, saremo lieti di mettere le nostre competenze al tuo servizio. Puoi anche verificare la velocità del tuo sito in anticipo, grazie allo strumento PageSpeed Insights messo a disposizione da Google.