A partire dal 2024 Google ha deciso di eliminare i cookie di terze parti. La notizia, ormai nota a tutti, è destinata a cambiare le carte in tavola per chi vuole farsi pubblicità sul web tramite le campagne ADS.
Le aziende dovranno studiare nuove strategie e trovare nuovi strumenti per formulare una corretta misurazione delle campagne ADS, per quantificare il ritorno degli investimenti e ripensare o ottimizzare gli obiettivi aziendali.
Vediamo cosa e come fare.
Come cambieranno le campagne ADS
Se è vero che, negli ultimi anni, le campagne ADS e, più in generale, la pubblicità online ha subito un gran numero di mutamenti, è altrettanto vero che i marketer sono sempre riusciti ad adattarsi ai cambiamenti in corso.
I marketer devono però prepararsi ad affrontare una nuova sfida, il futuro senza cookie di terze parti. Per far sì che il passaggio avvenga senza problemi, è importante che tutti gli addetti ai lavori comprendano come effettuare una corretta misurazione delle campagne ADS.
Questo punto rappresenta infatti una delle più grandi criticità per molti esperti di campagne, che spesso trovano difficoltà nella misurazione dei dati che fanno comprendere a pieno le performance delle pubblicità.
Come fare allora a sapere su quali dati concentrare le proprie analisi? Quali sono invece i dati obsoleti e non utili?
Gli obiettivi aziendali
Il primo concetto importante da tenere a mente è che i dati da tenere in considerazione per valutare la qualità e l’efficacia di una campagna ADS variano a seconda degli obiettivi dell’azienda.
In molti prendono solamente in considerazione, sbagliando, il CTR. Certo si tratta di un valore importante per capire quanto attraente è l’annuncio in questione, ma da solo non basta. Non riesce, ad esempio, a indicare se l’acquisto è stato eseguito o meno.
In un mondo virtuale senza cookie di terze parti, diventa sempre più importante non limitarsi ad un singolo dato, uguale per tutte le aziende e per tutti gli obiettivi di mercato. É invece fondamentale affinare le analisi e diventare sempre più precisi.
I dati di prima parte
Se i cookies di terze parti spariranno, per misurare le campagne ADS non si potrà fare a meno dei dati di prima parte. A partire dai dati raccolti direttamente dal sito web dell’azienda si possono elaborare i comportamenti degli utenti e, di conseguenza, formulare metriche importanti come il traffico sul sito, il CPA target e l’LTV.
Misurando il traffico sul sito è possibile comprendere non il numero totale di visitatori, ma anche la loro provenienza, ad esempio tramite i canali social, la ricerca organica o le inserzioni a pagamento.
Attraverso il CPA target è invece possibile misurare l’importo speso per ottenere l’azione desiderata da parte degli utenti, che sia un clic, un lead o una conversione. Infine, tramite l’LTV si può comprendere meglio il “valore” di un cliente. Più si ha un’idea precisa della tipologia di clientela con la quali si ha a che fare, sia quelli attivi che quelli potenziali, più le campagne ADS saranno efficaci.
E tu? Sei pronto alla rivoluzione?
I dati, oltre ad dover essere raccolti correttamente, devono anche essere letti, capiti e, a volte, interpretati correttamente. Solo in questo modo le campagne ADS potranno risultare di successo e, di conseguenza, saranno di successo le strategie di marketing dell’azienda.
Inoltre, i cambiamenti che si profilano all’orizzonte devono essere affrontati in maniera consapevole, con il supporto di esperti del settore, i quali rimangono sempre aggiornati sulle ultime novità. Come noi di Digife, un team giovane e dinamico, sempre all’avanguardia sulle ultime tecnologie e sempre aggiornato su tutte le novità del mondo del web.
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