Da domenica 22 gennaio Libero Mail e Virgilio Mail, i servizi di posta elettronica di Libero e Virgilio, non funzionano. Il blackout, che continua ormai da 5 giorni, impedisce a milioni di persone di accedere alle proprie caselle di posta e, quindi, di ricevere e inviare mail.
L’azienda ha diffuso un comunicato in cui, oltre a scusarsi per l’inconveniente, fornisce una spiegazione dell’accaduto e stima i tempi di ripristino in 24/48 ore. Ma quando gli utenti potranno effettivamente accedere a Libero Mail?
Le cause del blackout di Liberomail
Ad oggi, chi provasse ad accedere alla casella di posta di Libero Mail, si troverebbe di fronte ad un messaggio dello staff di Libero in cui vengono spiegate le cause del disservizio:
“Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo. Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni.”
In pratica, Libero Mail ha modificato la tecnologia di storage utilizzata, ovvero il sistema di immagazzinamento dei dati degli utenti. Il passaggio ad una tecnologia più moderna di conservazione delle informazioni ha portato ad un errore del sistema, motivo che ha causato il disservizio.
Gli utenti sono preoccupati, non solo perché non possono utilizzare il servizio con evidenti disguidi, soprattutto per chi utilizza la casella di posta di Libero per lavoro. Trattandosi di un problema che ha colpito lo storage dei dati, si rischia infatti la perdita delle informazioni. Al riguardo lo staff di Libero Mail assicura:
“Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati. I tempi sono stati lunghi finora, ce ne rendiamo conto. Da 25 anni siamo il fornitore mail degli italiani, i nostri utenti non sono sparsi per il mondo, ma sono i nostri vicini di casa, i nostri amici e parenti, i professionisti del nostro Paese. Non possiamo dunque non avere come priorità la tutela dei dati degli italiani, perché sono la nostra forza. Per questo vogliamo riaprire le caselle in maniera definitiva e stabile.”
Quando tornerà attivo il servizio?
L’azienda prevede di ripristinare il servizio Libero Mail e Virgilio Mail entro 24/48 ore e aggiunge:
Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà.
Intanto anche il governo italiano è intervenuto sulla questione, la quale coinvolge 9 milioni di persone in Italia ed è il blocco più grave di un servizio mail da quanto Internet è approdato nel nostro Paese:
“Una situazione che sta creando disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti. A tale scopo, attraverso gli uffici del dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato l’amministratore delegato di Italiaonline – la società che gestisce i due provider – al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti.”1
A parlare è Alessio Butti, sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica, a cui fa eco Simona Loizzo, deputata della Lega e componente della commissione cultura alla Camera:
“È necessario proporre una class action. Trattandosi di account storici, moltissimi sono gli utenti, anche con profili professionali. Tutte persone che hanno ricevuto un danno notevole alle loro attività. Per questo mi auguro che venga proposta una class action a tutela dei danni ricevuti e che si agisca tempestivamente. Invito anche Agcom ad aprire un fascicolo per poter capire le reali responsabilità.” 2
Nel frattempo il servizio rimane inattivo e si attendono ulteriori comunicazioni da Libero Mail. Per rimanere aggiornati sull’andamento delle operazioni di fix, il team di Libero aggiunge:
“Come sempre, comunicheremo eventuali aggiornamenti attraverso i nostri touchpoint.”
Attendiamo novità su Libero Mail e Virgilio Mail. Continuate a seguirci per altre notizie e per rimanere aggiornati sulle ultime novità.
AGGIORNAMENTO:
Ad oggi, lunedì 30 gennaio 2023, l’allarme sembra essere rientrato e (quasi) tutti problemi risolti. L’accesso al servizio mail di Libero e Virgilio è nuovamente disponibile (ad esclusione degli utenti iOS) ma molti utenti si chiedono: cosa è successo alle mail ricevute nei giorni di down? Si attendono risposte concrete dal gestore.