Uno dei modi migliori per avere visibilità sul web è quello di pubblicare un articolo SEO, o, per meglio dire, un articolo ottimizzato in ottica SEO. Perché esso sia efficace, tuttavia, è necessario sapere quali caratteristiche deve possedere e quali sono invece da evitare.
Infatti, se da una parte un articolo ben scritto diventa una molla che spinge il tuo sito verso l’alto, un articolo scadente avrà l’effetto opposto, “nascondendo” la tua pagina web agli occhi dei potenziali clienti.
In queste righe ti forniremo le linee guida base e un modello di articolo SEO da seguire per garantire che i tuoi articoli siano ottimizzati per i motori di ricerca.
Le regole per ottimizzare un articolo SEO
Prima di iniziare ci sembra opportuno fornire alcune indicazioni generali per comprendere meglio come lavorano i motori di ricerca. Quando un utente effettua una ricerca su Google, ad esempio, il motore di ricerca utilizza una serie di regole per stabilire quali pagine mostrare tra i risultati e in quale ordine.
Per far sì che il tuo articolo compaia in alto nei risultati di ricerca, e venga quindi visitato, è necessario effettuare la corretta ottimizzazione dell’articolo SEO. In questo senso gli elementi più importanti sono:
- la parola chiave;
- il titolo dell’articolo;
- la metadescription;
- i titoli dei capitoli;
- l’indice dei contenuti.
Parola chiave
Tutto l’articolo SEO deve necessariamente partire dallo studio di una parola chiave che sia inerente con il contenuto del testo. L’analisi di quale parola chiave utilizzare per il tuo articolo è senza dubbio l’aspetto più importante di tutto il lavoro di SEO.
Semplificando possiamo dire che la parola chiave deve essere quella più ricercata dagli utenti in base all’argomento trattato. In questo articolo, ad esempio, la parola chiave deve essere legata alla scrittura corretta di un articolo SEO.
Titolo
Il titolo dell’articolo SEO non è solo la prima cosa che gli utenti vedono quando accedono alla pagina in cui esso è inserito. Il titolo è la prima cosa che appare quando un individuo effettua una ricerca sul web.
Questo elemento (che viene anche chiamato title, dall’inglese) è perciò di fondamentale importanza per due motivi. Innanzitutto, a livello più tecnico, il titolo deve contenere la parola chiave che esemplifica l’argomento trattato al suo interno. Questo permetterà al testo di comparire quando tale parola chiave viene digitata nel browser.
In secondo luogo, un titolo accattivante avrà maggiori possibilità di attirare l’attenzione di un potenziale lettore interessato ad approfondire l’argomento.
Ad esempio, il titolare di un’attività commerciale che ha da poco aperto un e-commerce potrebbe interessarsi al SEO per aumentare la visibilità della nuova piattaforma. Ecco perché l’articolo che stai leggendo si chiama Modello Articolo SEO – come crearlo.
Metadescription
Se hai familiarità con la navigazione su internet saprai che quando effettui una ricerca il title non è l’unica cosa che appare tra i risultati. Subito sotto, infatti, il titolo viene accompagnato da una breve descrizione che approfondisce il contenuto della pagina. Questo testo prende il nome di metadescription.
In modo analogo al title, anche la metadescription deve contenere la parola chiave di riferimento e, allo stesso tempo, catturare l’attenzione del lettore. La metadesciption efficace è infatti quella che riesce a stuzzicare la curiosità degli utenti.
Titoli H1, H2, H3
Se i due punti precedenti riguardavano aspetti “esterni” all’articolo in sé (soprattutto la metadescription), l’articolo SEO deve essere ottimizzato anche nel suo contenuto, a partire dai titoli dei capitoli.
Il titolo più importante è senza dubbio l’H1, il titolo principale (da non confondere con il title, il titolo dell’articolo). Esso deve contenere la parola chiave ma non deve essere una copia del title. In termini pratici l’H1 deve richiamare i concetti espressi da title e metadescription.
Anche l’ottimizzazione dei titoli dei capitoli successivi, ovvero H2, H3, ecc, è importante in ottica SEO. Ciascuno di essi deve racchiudere un sottotema dell’argomento generale. La loro utilità consiste, da una parte, nell’indicare all’utente i micro argomenti che vengono espressi in quella sezione. In ottica motori di ricerca, invece, questi titoli facilitano il lavoro di analisi dei browser, i quali riescono a comprendere in maniera più precisa l’argomento dell’articolo.
Prendendo nuovamente questo articolo come esempio, il titolo H2 di questo capitolo è “Titoli H1, H2, H3”. Questa scelta è stata fatta per far capire a te che stai leggendo queste righe che in questa sezione ci saremmo occupati dei titoli dei singoli paragrafi. Allo stesso tempo, il crawler di un motore di ricerca, leggendo il titolo, comprende che l’argomento è legato a quello più generale dell’articolo SEO ed è anche in grado di estrapolare altre parole chiave pertinenti, migliorando la visibilità dell’articolo.
Indice dei contenuti
In articoli molto complessi, con un gran numero di capitolo e sottocapitoli, può essere utile introdurre una table of contents, un elenco che viene mostrato ad inizio articolo e che elenca appunto tutti i titoli di capitolo e sottocapitoli.
Ciò risulta utile sia per il motore di ricerca che è così in grado di farsi un’idea precisa dei contenuti dell’articolo, sia per l’utente che può saltare direttamente al paragrafo che più lo interessa.
Riepilogo
Per riassumere brevemente quanto detto finora, assicurati che il tuo articolo presenti un title ed una metadescription pertinenti, efficaci e accattivanti. Quando qualcuno cercherà il tuo articolo sul web deve apparire una cosa come questa:
Una volta cliccato il link, le persone interessate si troveranno di fronte al testo che hai davanti anche tu. Ecco il tuo modello di articolo SEO.
Ovviamente il lavoro di ottimizzazione di un articolo in ottica SEO richiede uno studio approfondito sulle parole chiave, sui contenuti e sull’impaginazione. Allora perché non affidarsi a dei professionisti del settore come Digife? Contattaci per maggiori informazioni!